AIL VARESE incontra alcune classi dell’Einaudi della città.
Gli studenti di tre classi quarte e di una classe terza dell’Istituto Einaudi a indirizzo socio-sanitario di Varese hanno incontrato, nell’aula magna della scuola, AIL Varese, associazione contro leucemie, linfomi e mieloma, per un momento di formazione e di sensibilizzazione sul tema delle malattie emato-oncologiche, sulla speranza che le nuove terapie offrono e sull’importanza della donazione di sangue e di midollo. Il progetto pensato dalla professoressa Elena Grasso si è realizzato dopo la definizione dei contenuti e degli interventi. La mattinata si è aperta con i saluti e i ringraziamenti per chi ha reso possibile questa opportunità e con una breve presentazione dell’Associazione da parte del Presidente di AIL che ha sottolineato la mission e gli impegni verso gli ospedali sostenuti. La partecipazione del dottor Andrea Ferrario, medico da più di dieci anni del reparto di ematologia dell’ospedale di Circolo di Varese, ha offerto ai ragazzi la possibilità di un approccio informativo e scientifico su queste patologie. Il medico, con una terminologia chiara e appropriata, ha illustrato il mondo delle malattie oncologiche del sangue che negli ultimi anni grazie alla ricerca hanno visto passi da gigante nelle terapie aprendo la strada a concrete speranze di cura e guarigione. Successivamente Giulia e Luca, due giovani ex pazienti sottoposti a trapianto di midollo, hanno raccontato anche attraverso canzoni e musica, foto e video il loro cammino di malattia e cura. Tangibili sono state l’attenzione e la partecipazione emotiva degli studenti che hanno voluto poi approfondire porgendo sia al dottor Ferrario che a Giulia e Luca numerose domande. La sottolineatura da parte dei testimoni dell’enorme importanza della donazione di sangue e di midollo, imprescindibili per la cura di queste patologie, ha stimolato sia la curiosità che la sensibilità della platea.
Siamo fermamente convinti come Associazione che sia questo il percorso da intraprendere per risvegliare nei ragazzi una coscienza basata sul dono di sé e una consapevolezza fondata sulla condivisione. È attraverso un confronto diretto, in cui ognuno possa sentire le proprie corde personali vibrare, che ci si rende conto dell’esistenza di vite giovanissime toccate dall’esperienza del dolore e della sofferenza. Questi ragazzi, sostenuti dal coraggio e dall’affetto di amici e familiari hanno affrontato il buio fino alla fine del tunnel uscendone più forti e migliori. Il potente messaggio lanciato è racchiuso nei cartoncini colorati distribuiti agli studenti a fine incontro sui quali ognuno ha espresso con una parola un’emozione, un sentimento, un pensiero che questo incontro ha lasciato.
Avete portato una ventata di aria fresca che profuma di vita ci hanno scritto. Grazie ragazzi.